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Legàmi – lègami e slegami
Studio Urka vincitore del Concorso 'Avventure Creative' durante il Festival del Verde e del Paesaggio 2022 con l'installazione "Legàmi – lègami e slegami"
Lo Studio Urka composto da Lavinia Raccah ed Edoardo Carconi, in team con Sandro Degni, Mateusz Chorzępa e Peiyi Fan, ha ideato e realizzato l'installazione per il Concorso 'Avventure Creative' durante il Festival del Verde e del Paesaggio, tenutosi all'Auditorium Parco della Musica di Roma a Maggio 2022, vincendo il Premio 'Avventure Creative 2022' con le seguenti motivazioni: "Per la varietà e ricchezza di ambienti che convivono in uno stesso spazio di dimensioni contenute, regalando al visitatore un'esperienza sensoriale unica e quindi estremamente coinvolgente".
-Il concetto
- Il percorso
Il concetto
La parafrasi dell'idea
Essere parte della natura o essere la natura ? Essere legati ad essa o avere un legame con essa?
Lo scopo di questa installazione è la sintesi di come uomo e natura siano legati in una danza perfetta, dove non si capisce se l'uomo ha il controllo o la natura ci lascia controllare. Legàmi, lègami e poi slegami, ovvero radici che si attorcigliano, legàmi stretti che affondano nel tempo per poi essere magicamente slegati e lasciati liberi di andare. Nell'installazione i protagonisti siamo noi che attraversiamo questo percorso ideale dove incontriamo una natura selvaggia, ma anche quel che l'uomo lascia per strada e viene inevitabilmente inglobato e reso parte integrante dell'ambiente che ci circonda; la natura selvatica lega momentaneamente l'uomo attraverso liane e rami , lasciandolo riflettere sulle azioni che compie ogni giorno e sulla pericolosità di alcune di esse, finché non viene slegato, libero di andare per il suo percorso naturale , pronto a rientrare in questa danza e tutto torna.
Il percorso
Un viaggio nel selvatico
Il viaggio nella natura selvaggia, inizia come molti viaggi...da una porta, non di uscita, ma di entrata, per accedere ad un mondo fantastico, suggestivo ed estremamente selvaggio. Attraversando l'installazione si viene immediatamente catapultati in una giungla, si percepisce il cinguettio degli uccelli, i resti di una natura contaminata dagli uomini, una vegetazione lussureggiante mista ad elementi quali cartelli stradali e semafori sono volutamente inseriti all'interno dell'installazione. Il percorso, composto da vari elementi naturali quali la corteccia di pino, la sabbia e le foglie di quercia conduce al nido, fulcro dell'installazione, simbolo di rinascita e di cambiamento, stando a simboleggiare il momento in cui l'essere umano riacquista un contatto diretto e corretto nei confronti della Natura.
Fotografie a cura di Vittorio Campana - https://www.vittoriocampana.com/